Amazon. Scioperano i drivers della Lombardia. "Carichi di lavoro estenuanti"

di redazione 26/02/2019 ECONOMIA E WELFARE
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Uno sciopero di 48 ore – iniziato oggi in alcuni depositi e che continuerà domani 26 febbraio in altri – dei driver che fanno le consegne di Amazon in Lombardia e un presidio a cui parteciperà anche il neo segretario della Cgil Maurizio Landini. “Amazon continua a crescere e a prendersi fette di mercato sempre più ampie. Peccato che a questa crescita non corrisponda una crescita occupazionale: i 1500 dipendenti delle società a cui è appaltato il servizio di consegne in Lombardia per conto di Amazon sono costretti a carichi di lavoro sempre più pesanti e estenuanti”, spiega Luca Stanzione, segretario generale della Filt Cgil Lombardia, che insieme a Fit Cisl e Uiltrasporti ha organizzato lo sciopero e il presidio di domani. Appuntamento, dunque, alle 10 in piazza XXV Aprile, dove ha la sua sede il colosso americano: la manifestazione si concluderà alle 14 e vedrà la partecipazione di Landini. 

“Il sovraccarico di lavoro a cui queste persone sono sottoposte è rischioso innanzitutto per la loro salute e rende scadente il servizio offerto”, continua Stanzione. Unica eccezione alle assunzioni è stato il periodo di Natale ma, si legge nel comunicato diramato dai sindacati in vista di domani, “erano tutte a tempo determinato, tanto che dopo le Feste i lavoratori inseriti in quella fase sono rimasti tutti a casa. Eppure, le quote di mercato conquistate da Amazon aumentano e a questo non ne consegue un efficiente incremento del personale”. A questo, spiegano le organizzazioni, “si aggiungono i ritardi nel pagamento degli stipendi, le buste paga costantemente sbagliate, le franchigie per i danni ai mezzi utilizzate come strumento di autofinanziamento aziendale, la difficoltà delle aziende a stare dentro le regole”. Con la protesta di domani i lavoratori chiedono un “intervento responsabile ad Amazon sulla filiera che viene frammentata sempre di più ed un piano concreto sul carico di lavoro e sulle assunzioni per redistribuire le consegne, aumentare la qualità e costruire lavoro stabile. Perché se il futuro sarà digitale e smaterializzato le persone continueranno ad essere un valore”.

Da parte sua Amazon chiarisce che “per le consegne ai clienti, Amazon Logistics si avvale di piccole e medie imprese specializzate. Attraverso i fornitori di servizi di consegna, gli autisti percepiscono salari competitivi e benefit“. La multinazionale americana dell’e-commerce richiede, infine, “che tutti i fornitori dei servizi di consegna rispettino le leggi vigenti e il codice di condotta dei fornitori di Amazon, che prevede salari equi, orari di lavoro e compensi adeguati perché effettuiamo verifiche regolari e conduciamo indagini su qualsiasi segnalazione di non conformità”.


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